Giuseppe Maraniello - biografia - Cardelli e Fontana arte contemporanea

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Giuseppe Maraniello
Giuseppe Maraniello - Cardelli & Fontana - biografia
OPERE
BIOGRAFIA
PORTFOLIO
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GIUSEPPE MARANIELLO (Napoli, 1945)

Dopo gli studi artistici, inizia a insegnare presso il Liceo Artistico di Benevento nel 1969, anno in cui entra in contatto con la Galleria Morra di Napoli.    
Nel 1971 si trasferisce a Milano. Incontra Luciano Inga Pin e ne frequenta la galleria, dove esporrà e incontrerà diversi artisti con i quali inizialmente condivide l’interesse e il privilegio nei riguardi dello strumento fotografico.    
Nella seconda metà degli anni ‘70 abbandona la fotografia a favore della pittura e, in generale, dei linguaggi tradizionali dell’arte, con un atteggiamento che lo porterà presto a realizzare opere in cui disegno, pittura e scultura sono utilizzati in modo dialettico e paiono trovare sintesi formale.    
Dopo le personali presso alcune gallerie private, è tra i protagonisti di diverse mostre collettive in spazi pubblici, tra le quali “L’estetico e il Selvaggio” Galleria Civica d’Arte Moderna, Modena, 1979 a cura di Giorgio Cortenova, “Italiana Nuova Immagine” Loggetta Lombardesca, Ravenna, 1980 a cura di Achille Bonito Oliva e, quasi in contemporanea, “Dieci anni dopo i nuovi nuovi” Galleria d’Arte Moderna, Bologna, 1980 a cura di Francesca Alinovi, Renato Barilli e Roberto Daolio. Quest’ultima esposizione segna l’inizio della corrente dei “nuovi nuovi” e di una serie di relative mostre che si terranno durante gli anni ‘80.    
Nel 1982 partecipa a “Arte Italiana 1960-1982” Hayward Gallery, Londra, 1982, a cura di Guido Ballo, Renato Barilli e Flavio Caroli. Gillo Dorfles lo invita a presentare un grande progetto pubblico in occasione della mostra-evento “Intorno al flauto magico” Teatro della Scala, Palazzo della Permanente, Milano, 1985, a cura di E. Napolitano e G. Dorfles.    
Oltre ad esporre in diverse gallerie italiane e straniere, nel 1989 diviene titolare di una cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti. Dopo Lecce e Bologna, nel 1991 viene trasferito all’Accademia di Brera di Milano, dove insegna fino al 2003.    
Nel 1990 partecipa con una sala personale alla XLIV Biennale d’Arte di Venezia con una presentazione in catalogo di Lea Vergine. Nel medesimo anno espone al Palazzo della Virreina di Barcellona, al Palazzo di Cristallo di Madrid e al Matidenhohe Darmstadt in occasione di “L’altra scultura” a cura di Renato Barilli.    
È tra i protagonisti della mostra itinerante “Cadenze, figure dell’arte italiana degli anni ‘90 a cura di Pier Giovanni Castagnoli che nel 1992 viene ospitata da istituzioni sudamericane come il Sofia Imber di Caracas e il Museo d’arte Moderna di Bogotà.    
Nel 1993 la Galleria Civica di Trento e la Galleria d’Arte Moderna di Bologna – Villa delle Rose gli dedicano un’ampia antologica a cura di Pier Giovanni Castagnoli e Danilo Eccher. I giardini del Centro S. Chiara di Trento saranno la sede permanente di una sua grande scultura.    
L’anno successivo partecipa alla mostra “L’incanto e la trascendenza” Castel Ivano, Ivano Fracena, Trento, a cura di Danilo Eccher, mentre nel 1995 una sua grande installazione affiora sull’acqua di Venezia in occasione di “Artelaguna” a cura di Simonetta Gorreri e col patrocinio della Biennale di Venezia.  Nel 1997 partecipa alla mostra “Arte Italiana – Materiali Anomali” a cura di Danilo Eccher e Dede Auregli alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, che già dal 1996 ospita permanentemente una sua scultura nei propri giardini.
Lea Vergine, lo invita in occasione della mostra “Trash. Quando i rifiuti diventano Arte”,1998 Palazzo delle Albere, Trento, e Archivio del Novecento, Rovereto.  
Nel 1998 espone con Luigi Mainolfi al Centro Arti Visive “Pescheria” di Pesaro.    
Tra il 1996 e il 2000 realizza numerose opere permanenti in spazi pubblici, tra i quali: un monumento ai marinai per il porto di Molfetta, una scultura per la casa circondariale Le Vallette di Torino e una per la Motorizzazione Civile di Roma.    
Nel 2001 realizza un’opera a quattro mani con Arnaldo Pomodoro per la Cattedrale St. John Evangelist di Milwaukee, WI, USA. Ampie antologiche gli vengono dedicate nel 2001 alla Fortezza Firmafede, Sarzana, a cura della galleria Cardelli & Fontana e nel 2002 alla Rocca Sforzesca di Imola, a cura di Marisa Zattini.    
Nel 2004 espone a Roma nella Casa Musumeci Greco contemporaneamente allo Spazio Volume! pochi mesi dopo espone alla Galleria Levy, ad Amburgo. Nello stesso anno il comune di Ischia, gli dedica una ricca antologica alla Torre Guevara, alla quale segue un’importante installazione permanente collocata nel Parco Negombo.  
Sempre nel 2004 ha ideato e realizzato la copertina per il libro omaggio a Mario Luzi in occasione del 80° compleanno del poeta, ed.Colophon. Sempre per le stesse edizioni collabora con alcuni poeti come Michel Butor, Edoardo Sanguineti e Mario Luzi. Con Luzi realizza inoltre il libro “Fiore nostro fiorisci ancora” per le Edizioni Canopo di Prato.  
Nello stesso anno Lea Vergine, Giorgio Verzotti e Jean-Hubert Martin lo invitano a partecipare alla mostra “Il bello e le bestie” presso il Mart di Rovereto.    
Nel 2005 espone alla Fondazione Arnaldo Pomodoro nella mostra dedicata alla “Scultura italiana del XX secolo”.    
Nel 2006 inaugura con una sua mostra personale, la Galleria Civica di Arco di Trento, a cura di Giovanna Nicoletti.    
Nel 2007 realizza per la rivista F.M.R. un’opera di copertina per il volume “Credo” edito da F.M.R. ART’È. Nello stesso anno partecipa alla mostra collettiva “Les fleurs du mal” a cura di  Danilo Eccher al Museo d’Arte Contemporanea Sannio ARCOS di Benevento.  
Nel 2008 gli viene assegnato il “Premio per la pittura scultura e arte elettronica Guglielmo Marconi 2008” promosso dall’Università degli Studi di Bologna, Fondazione Guglielmo Marconi. Nello stesso anno espone in Piazzetta della Croce Rossa a Milano nella mostra “MIRAGGI a MiArt” a cura del Comune di Milano un’opera in bronzo alta 13 metri. Espone nell’atrio della Nuova Università Bocconi una scultura in bronzo a cura di Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano.    
Nel 2009 installa nella città di Terni un’opera pubblica permanente alta 24 metri nella Piazza dei Poeti. Sempre nel 2009 viene allestita una sua grande mostra di sculture monumentali al Giardino di Boboli, Firenze.    
Nel 2011 espone alla mostra collettiva “Dalla Figura alla Figurazione - nel Novecento italiano”, a cura di Stefano Cecchetto, Palazzo Loredan, Venezia.    
Nel 2012 espone in permanenza nel Museo “Cantiere del ‘900 - Opere dalle collezioni Intesa Sanpaolo”, a cura di Francesco Tedeschi, nelle Gallerie D’Italia in Piazza Scala, Milano.    
Nel 2013 colloca un’opera di grandi dimensioni all’ingresso dell’Istituto Mario Negri, Milano.    
Nel 2014 alla Saint Thomas Chapel, Yale University, New Haven, CT, USA installa un Crocifisso in bronzo a grandezza naturale, dietro l’Altare.    
Nel 2015 fa parte della mostra “Per_formare una collezione  #4”, a cura di Alessandro Rabottini e Eugenio Viola, al Museo MADRE di Napoli e espone nella mostra “Fondation Volume! Art Contemporain”, a cura di A. Bonito Oliva, Danilo Eccher, Lorand Hegyi, Lorenzo Benedetti, Musée D’Art Moderne et Contemporain Saint-Ètienne Métropole, Francia.  
A luglio 2015 viene installata permanentemente nel Parco Sculture di Santa Sofia, Forlì, l’opera “IN-ES” Nido del 2012. Nello stesso anno 10 disegni sono pubblicati nel volume di Yves Bonnefoy, “Il Digamma”, a cura di Fabio Scotto per le  edizioni ES, Collana Voci dal mondo, diretta da Sebastiano Grasso.
CARDELLI & FONTANA artecontemporanea
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