Cardelli & Fontana - viewing room - Marco Salvetti - Super Amateur 2023

Marco Salvetti - Super Amateur, Cardelli & Fontana 2023

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Marco Salvetti

SUPER AMATEUR

viewing room marzo - maggio 2023

La Cardelli & Fontana è lieta di presentare la prima personale del pittore Marco Salvetti in galleria, Super Amateur.

In mostra una serie di opere appartenenti all’ultimo anno di produzione accompagnate da un testo in forma di dialogo tra Luca Bertolo e l’artista.

Riempio taccuini da disegno, ma sulla tela dipingo alla cieca, non uso foto, immagini di riferimento, dimentico la mia mano ben allenata. Ripasso la storia dell’arte, approfondisco la teoria del colore, ma alla fine campo di tentativi, d’intuizioni d’un giorno. Questa è la mia scuola. Non avrò mai “il capolavoro”, me ne farò una ragione. Cos’è quindi la pittura? Cammino, scavo, dissotterro, ricomincio da capo. M’imbarco solo con il cattivo tempo. Sono anni che affronto tempeste dentro una pozzanghera.

Marco Salvetti

St(22_21), 2022

olio su carta

cm 195x150

Marco Salvetti

St(22_20), 2022

oilbar su carta

cm 170x150

Marco Salvetti

St(22_17), 2022

collage e olio su carta su tela

cm 50x67

Marco Salvetti

St(23_05), 2023

olio su carta su tela

cm 68x72

Marco Salvetti

St(22_10), 2022

olio su carta su tela

cm 53x49

Marco Salvetti

St(22_12), 2022

olio e pastelli su carta su tela

cm 50x52

C’è una tua tela in cui un omino, inguainato in sorta di tuta color carota, si dirige con piglio da Signor Bonaventura verso un oscuro destino; sorride, ma quello non è il suo volto, si direbbe piuttosto una maschera-smiley, inquietante come quella di Jocker.

Luca Bertolo, da Senza vento non c’è mare, dialogo di Luca Bertolo con Marco Salvetti

Marco Salvetti

St(23_02), 2023

olio e pastelli su carta su tela

cm 46x42

Marco Salvetti

St(22_16), 2022

olio, olibar e pastelli su carta su tela

cm 66x60

Marco Salvetti

St(22_23), 2022

olio su carta su tela

cm 46x43

Marco Salvetti

St(22_24), 2022

olio e oilbar su carta su tela

cm 46x40

Marco Salvetti

St(23_10), 2023

tele sovrapposte, olio e gesso su tela, olio e carta su tela

cm 39x36

Marco Salvetti

St(22_25), 2022

olio su carta su tela

cm 40x47

Marco Salvetti

St(23_11), 2023

tele sovrapposte, olio su tela

cm 48x53x6

Marco Salvetti

St(22_26), 2022

oilbar su carta

cm 181x150

Luca Bertolo: [...] Nella maggior parte dei tuoi quadri le pennellate si sfrangiano, eviti i limiti taglienti, le campiture omogenee, le dolci sfumature. Il piglio è volutamente rozzo, secco, deciso, calmo - quello di un contadino che rovescia zolle di terra. E a ben vedere tra i toni dominano proprio le terre, oltre ai grigi, i bruni, i verdastri. C’è della terrosità…

Marco Salvetti: Ancor più che in passato devo esplorare, imparare, mettermi alla prova. È la luminosa irrequietezza di tutti gli artisti, la rogna. Cos’è la pittura? Una terapia? Allora è uno scavare, e scavare è una cosa faticosa, per mani grosse.

da Senza vento non c’è mare, dialogo di Luca Bertolo con Marco Salvetti

Marco Salvetti

St(23_09), 2023

olio su carta su tela

cm 52x55

Marco Salvetti

St(23_08), 2023

olio su carta su tela

cm 51x54

Ogni dipinto è di per sé un’allegoria della pittura stessa e il nostro sforzo, specialmente nel ruolo di osservatori, dovrebbe essere quello di guardare oltre l’iconografia.

Marco Salvetti, da Senza vento non c’è mare, dialogo di Luca Bertolo con Marco Salvetti

Marco Salvetti

Horror, 2023

olio su carta e telaio

cm 50x70

Marco Salvetti

St(23_00), 2023

olio su carta su tela

cm 40x54

In un’altra tela che mi piace molto un omino acefalo cammina con le braccia tese davanti a sé. Cieco e fors’anche nottambulo. Quanto a noi, seppur vedenti (e voyeurs) non riusciamo ad identificare il luogo verso cui egli avanza guardingo, rimaniamo lì, impigliati tra i grigi, sotto cui in trasparenza borbottano i colori. L’omino bianco avanza con le scarpe nere; non ha occhi ma forse vede più di noi, forse è un veggente (voyant)? Mi pare le dita delle sue mani distese vibrino leggermente...

Luca Bertolo, da Senza vento non c’è mare, dialogo di Luca Bertolo con Marco Salvetti

[…] non si può rinunciare totalmente al mistero della creazione stessa, all’indicibile che sta nelle nostre mani. L’arte ha sempre toccato sentimenti universali (la vita e la morte, la passione, il sacro, il male), semplicemente perché lì si collocano quelle ansie che ci divorano fin dai primordi. Mentre cerca di fuggire dalla morte o di esorcizzare l’orrore, l’artista s’interroga sulle forme: cos’è un’immagine? Dove risiede il suo potere? Perché certe immagini sono più potenti di altre tanto da produrre una crepa, un senso diverso nelle cose? Un’immagine, una musica, ci possono cambiare? Perché scrivere e dipingere, nonostante tutto?

Marco Salvetti, da Senza vento non c’è mare, dialogo di Luca Bertolo con Marco Salvetti